27 giugno 2011 alle ore 8.17
La fune era fine e un po' sfilacciata,Sandrino Bonomi.
usata più volte con il solito scopo
ma soprattutto un po' troppo affollata
forse minata dai denti di un topo,
comunque fiaccata dal comizio di Bossi,
ha mandato i leghisti a gambe per aria,
i più rubicondi pel vino e un po' scossi
dalla risposta referendaria;
non poco tempo in effetti è passato
da quando Milano ha mollato la presa,
irritato dal voto che fu inaspettato
il capo padano le fila rinserra
ma usando una fune ormai logora e vecchia
finiscono tutti col culo per terra !
IL CASO
Tiro alla fune alla festa della Lega
la corda si spezza sul Ticino, 30 feriti
La manifestazione organizzata dal Carroccio tra le sponde lombarda e piemontese
Il cavo teso attraverso il fiume ha ceduto facendo cadere tutti i lombardi
La locandina della manifestazione
Sono una trentina, secondo quanto si è appreso sul posto, i contusi e due le sospette fratture fra i militanti leghisti caduti a terra oggi pomeriggio, quando alla festa della Lega di Sesto Calende, si è spezzata la fune che era stata tesa sul Ticino per la sfida tra le due sponde. Tra i feritin il segretario regionale Giancarlo Giorgetti. La manifestazione lungo il fiume si è poco dopo conclusa, ovviamente più in fretta di quanto previsto.
I militanti feriti La fune si spezza
Sul lungofiume di Sesto Calende è fra l'altro arrivato da poco il leader della Lega Nord Umberto Bossi. A piazza ormai semivuota, Bossi ha rinunciato al previsto intervento dal palco e si è seduto a sorseggiare una bibita ai tavolini all'aperto di un bar, senza fermarsi a parlare coi giornalisti. Il leader del Carroccio è in compagnia, tra gli altri, del capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, del presidente del Piemonte, Roberto Cota, del capo delegazione all'Europarlamento Francesco Enrico Speroni e dell'europarlamentare Mario Borghezio.