giovedì 6 ottobre 2011

SE IO FOSSI UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MALATO DI MENTE...


pubblicata da Patrizia Pellegrino
6 ottobre 2011 alle ore 17.16.
Se io fossi stata eletta Presidente del Consiglio e se nel tempo si evidenziasse una mia malattia mentale. ..chi si occuperebbe di smascherarmi e di dichiarare che non sono in grado di ricoprire più il mio ruolo istituzionale perchè non più in grado di intendere e volere...in maniera sana?

Non i miei medici: si limiterebbero a fornirmi sostanze che attenuino, perlomeno nel pubblico, le mie esternazioni rivelatrici...

Non la maggioranza: legata alla sopravvivenza del mio potere per poterne raccogliere i frutti ed i privilegi presenti e futuri...

Non l'opposizione: pavida e timorosa che una notizia del genere potrebbe comportare responsabilità per chi la sostenesse e possibili squilibri di carattere monetario. Meglio una situazione non conclamata, anche se distruttiva, perchè in qualche modo apparirebbe governabile...

Non il Presidente della Repubblica: l'autorità istituzionale del quale graverebbe di pesi onerosi il dubbio espresso...

Non i media: che rischierebbero il linciaggio da parte dei miei sostenitori, la denuncia per diffamazione da parte mia e le ritorsioni più o meno subdole del potere che guido...

Semplicemente IO continuerei a spalmare di follia il mio Paese senza che alcuna voce si elevi a denunciarlo.

Sembra la favola di Andersen dal titolo " Il vestito nuovo dell'imperatore" in cui si racconta di 2 manigoldi che si offrono di eseguire l'abito più bello e ricco per il sovrano in occasione di una importante celebrazione. Si fanno consegnare pietre preziose ed ori per realizzarlo ed alla prima misura affermano " il tessuto dell'abito è particolare...non compare agli imbecilli". Pur realizzando un abito fantasma...la voce sulle caratteristiche del tessuto si diffonde. E ciascuno tace sul fatto di non vedere nulla, nel timore di poter essere etichettato come imbecille.

A cominciare dallo stesso imperatore...

Giunto il giorno della celebrazione, il vestito inesistente viene indossato dal sovrano che, salito sul cavallo, gira in mutande tra i propri sudditi...ciascuno dei quali tace sulle sue condizioni di imperatore in mutande.

Sarà un bimbo ingenuo a risolvere il dramma dell'imbecillità esclamando " l'imperatore è nudo".

Cercate un bambino ingenuo, non inquinato da TV e da pensieri di adulti farneticanti e griderà: "il Presidente del Consiglio è pazzo da legare"...