venerdì 10 settembre 2010

Era il Governo ........


Era il Governo con la più larga e solida e schiacciante maggioranza della storia repubblicana.
Sembrava ancor più forte, se paragonato all'instabilità dell'esecutivo prodiano, predecessore così debole, così deriso, così Mastella.
Beh, vedere oggi Silvio Berlusconi impegnato in quella disperata campagna acquisti che lo dovrebbe in qualche modo tutelare dallo scisma finiano, è uno spettacolo tutto da gustare.
La parola "tragicomico" si apre a nuovi sconfinati orizzonti, mentre il Tg1, le reti Mediaset, Libero ed Il Giornale tentino di sminuire l'oscena dinamica: roba da ridere, se non stessimo parlando della nostra democrazia.

Quei 20 deputati da trovare ad ogni costo, da stanare nei più remoti anfratti parlamentari, sigle esotiche, nomi sconosciuti, politici da rubare all'Opposizione, ovunque, chiunque, troppo fottuta, la paura del voto.
Tanto il tradimento elettorale è cosa brutta solo se fa la bua a Silvio, altrimenti diventa "gruppo di responsabilità nazionale", che suona così bene.
E allora via, si parte, il mercato delle vacche abbia inizio!, eccoli i papabili: Latteri, Lomonte, Lombardo, Commercio, Misiti ed il buon Villari (in Senato) dal Movimento per le Autonomie; Grassano, Melchiorre e Tanoni dai Liberaldemocratici-Maie; Belcastro, Gaglione, Iannaccone, Milo e Sardelli da Noi Sud; Nucara, Pionati e La Malfa dai Repubblicani-Popolari. Il Ministro Frattini rivela inoltre di essere molto avanti nelle trattative con i parlamentari delle Minoranze Linguistiche: Brugger, Zeller e Nicco dovrebbero starci. Un colpaccio. E non è finita qui, a Montecitorio la compravendita procede inarrestabile.
Sembra che Berlusconi abbia dato mandato ai suoi di convincere qualsiasi forma di vita interna alla Camera provvista di impronte digitali, dai finiani ai rutelliani, dagli eletti in Nicaragua ai repubblicani.
C'hanno provato perfino sapete con chi?, col dipietrista! Tentativo miseramente fallito, ma l'immagine rimane stupenda, e racconta tutto delle condizioni in cui versa attualmente l'esecutivo italiano.


Se non sbaglio a Roma si dice qualcosa tipo "stare con le pezze ar culo". Elemosina hard, tanto estrema dall'essere ufficialmente incompatibile con la vittoria del 2008. Perché era il Governo con la più larga e solida e schiacciante maggioranza della storia repubblicana.
E ora dipende dai Villari, dai Brugger e dagli Zeller. Per dire. Un ultima cosa, per essere sicuro abbiate capito l'andazzo.
Ora il Premier sta implorando, tra gli altri, "una vecchia colonna" della Dc siciliana: Calogero Mannino, classe 1939, in Parlamento dagli anni settanta. Gente della vecchia politica, gente dei partiti di una volta, quelli che Papi dice di non tollerare, e da cui si è sempre vantato di aver preso le distanze.
Chissà che ne penseranno gli elettori, sia papali che padani.
Ah, dimenticavo.
Dall'Udc dovrebbe arrivare più di un rinforzo. Dicono che Totò Cuffaro abbia già accettato.